
LARRY SUMMERS: GOLDMAN SACKED*
Data: 24/09/2013 Argomento: USA
DI GREG PALAST
globalresearch.ca
Joseph Stiglitz non poteva credere alle sue orecchie. Eccoli alla
Casa Bianca, con il presidente Clinton che chiedeva consiglio ai capi
del Tesoro sulla vita e la morte dell’economia americana, quando Larry
Summers, vice segretario del Ministero del Tesoro, si gira verso il suo
capo, il segretario Robert Rubin, e dice: “Cosa ne penserà Goldman?”
Come?
Poi, a un altro incontro, Summers ha ripetuto: cosa ne penserebbe Goldman?
Scioccato, Stiglitz, allora presidente del Consiglio dei Consulenti
Economici, mi ha raccontato di essersi girato verso Summers e di avergli
chiesto se pensasse appropriato decidere della politica economica degli
Stati Uniti in base a quello che “avrebbe pensato Goldman”. Invece di
dire, i fatti, o meglio, i bisogni degli americani, sapete, tutta quella
roba che si sente negli incontri di Gabinetto nell’Ala Ovest.
Summers ha guardato Stiglitz come se fosse un ingenuo pazzo che aveva letto troppi libri di educazione civica.
R.I.P. Larry Summers
Domenica pomeriggio, nell’affrontare la rivolta dei senatori del suo
stesso partito, Obama ha scartato Larry Summers come probabile sostituto
di Ben Bernanke alla presidenza della Fed.
Prima che arrivasse la notizia che la fiaccola di Summers era stata spenta, stavo per scrivere un altro articolo su di lui, il Mutant Zero
dell’economia. (Il mio primo pezzo su The Guardian, di 15 anni fa,
avvertiva che “Summers è, di fatto, un colono alieno mandato sulla Terra
per trasformare gli umani in fonti di proteine”).
Tuttavia, il fatto che Obama abbia provato a sbattere Summers nelle
profondità terrestri ci dice molto più sul primo che sul secondo,
soprattutto per chi lavora. Indizio: non sei uno di loro.
Tutte quelle discussioni del Gabinetto degli anni ’90 sul bisogno della
benedizione di Goldman Sachs erano basate sull’idea di Rubin e Summers
di fermare la regolamentazione del sistema bancario americano. Per
liberare l’economia statunitense, sosteneva Summers, tutto quello che
dovete dare è permettere alle banche commerciali di puntare i risparmi
assicurati dal governo su nuovi “prodotti derivati”, permettere alle
banche di vendere titoli ipotecari sub-prime ad alto rischio e tagliare
le loro riserve contro le perdite.
Cosa può essere andato storto?
Stiglitz, che ha poi vinto il Premio Nobel per l’Economia, ha cercato di
spiegargli esattamente cosa sarebbe andato storto; ma quando ha
provato, è stato rimpiazzato ed estromesso. Summers ha fatto più che
chiedere a Rubin di incarnare lo spirito di Goldman: in segreto, ha
chiamato e incontrato il nuovo amministratore delegato di Goldman
dell’epoca, Jon Corzine, per pianificare la deregolamentazione
finanziaria globale. Non sto facendo ipotesi: ho il promemoria di
Summers per ricordarsi di chiamare Corzine. (Per la storia completa di
quel promemoria e per una sua copia, leggere qui).
Summers, come funzionario del Tesoro, può chiamare tutti i dannati
banchieri che vuole; ma non segretamente e assolutamente non con lo
scopo di pianificare i dettagli di politiche che potrebbero valere
miliardi per una banca. E Goldman ha guadagnato miliardi su quei piani.
Esempio: Goldman e clienti hanno intascato 4 miliardi di dollari sul
collasso delle “CDO” [collateralized debt obligation: obbligazione che
ha come garanzia collaterale un debito, n.d.t.] – fandonie vendute a
fessi e idioti cioè ai banchieri della Royal Bank of Scotland. (vedere qui).
Goldman ha guadagnato anche sull’implosione del debito greco tramite un
commercio segreto di derivati permesso dalla decrimininalizzazione di
certi giochi finanziari transnazionali operata da Summers.
Il collasso dell’eurozona e del mercato ipotecario statunitense causato
dai banchieri impazziti è stato reso possibile solo dal segretario del
Tesoro Summers, facendo pressione per il Commodities Futures
Modernization Act, che ha vietato ai regolatori di controllare l’aumento
del 100.000% dei beni derivati, specialmente i CDS [credit default
swap: swap che ha la funzione di trasferire il rischio di credito,
n.d.t.] “scoperti” e ad alto rischio.
L’Autorità Finanziaria Municipale della California era come una caserma dei pompieri che vietava gli allarmi anti-incendio.
Summers ha preso in mano le redini del Tesoro da Rubin, che se n’era
andato per diventare direttore di un nuovo strano gigante finanziario:
la Travelers, un incrocio tra Citibank e una banca d’investimenti. La
nuova bestia finanziaria è andata in bancarotta e ha richiesto 50
miliardi di dollari di prestito. (Goldman non ha richiesto nessun
prestito, ma si è cmq preso 10 miliardi).
Altre banche/casinò hanno seguito la Citi nel fallimento. La maggior
parte ha avuto prestiti … e hanno avuto Larry Summers – o, per lo meno,
le labbra di Larry per una “consulenza” o per discorsi placcati d’oro.
Il commerciante di derivati D.E. Shaw ha pagato a Summers 5 milioni di
dollari per un lavoro “part-time” di un paio di anni. Questo andava ad
aggiungersi ai pagamenti fatti da Citigroup, Goldman ed altre imprese
finanziarie, aumentando il patrimonio netto di questo ex povero
professore fino a 31 milioni di dollari.
I pignoramenti arricchiscono Golden Sacks
Quando Summers ha lasciato il Tesoro nel 2000, il New York Times
riportava che Rubin aveva trovato a Summers il posto di presidente
dell’Università di Harvard – dalla quale poi fu licenziato. Aveva
scommesso più di mezzo miliardo di dollari delle donazioni
dell’università su quei folli derivati che lui aveva legalizzato. (Data
l’incapacità quasi patologica di Summers di capirci di finanza, la cosa
più strana è stata che, come presidente dell’università, aveva insinuato
che gli esseri dotati di vagina non sono molto bravi con i numeri).
Nel 2009, Summers, padre del disastro della deregolamentazione, è
tornato trionfante al Gabinetto. Obama lo ha incoronato “Zar
dell’Economia”, permettendo a Summers di gestire il Tesoro senza bisogno
di essere interrogato dal Congresso in un’udienza per la conferma
ufficiale.
Come Zar dell’Economia del primo mandato Obama, Summers si è riscattato?
Nemmeno per sogno.
Nel 2008, sia la democratica Hillary Clinton che il repubblicano John
McCain richiesero di usare i 300 miliardi di dollari rimasti nel fondo
di "bail out" per un programma di blocco dei pignoramenti identico a
quello che Franklin Roosevelt aveva usato per tirar fuori gli USA dalla
Grande Depressione; ma lo Zar Larry non li poteva fornire, anche se le
banche avevano ricevuto 400 miliardi di dollari dallo stesso fondo.
Di certo, su consiglio di Summers e del suo piccolo assistente, il
segretario al Tesoro Tim Geithner, Obama ha speso solo 7 miliardi dei
300 disponibili per salvare le case degli americani.
Cosa penserebbe Goldman?
Come notato, Goldman e clienti hanno intascato miliardi dopo che Obama
ha abbandonato quasi 4 milioni di famiglie le cui case erano state
sequestrate durante il suo primo mandato. Mentre i proprietari americani
annegavano, lo Zar Summers ha silurato la loro scialuppa di
salvataggio: un piano per evitare i pignoramenti costringendo le banche a
tagliare i sovrapprezzi imposti da rapaci mutui sub-prime. L'azione di
Summers fece risparmiare miliardi a Citibank.
Larry l'usuraio
La disastrosa macchina della deregulation non termina pressando gli
americani. Mentre le cooperative di credito non-profit, ultima spiaggia
disponibile ai lavoratori e ai poveri americani per chiedere un
prestito, venivano attaccate legalmente e politicamente, menti criminali
hanno partorito un nuovo tipo di operazione bancaria nel tentativo di
legalizzare lo strozzinaggio.
Ad esempio, un nuovo gruppo, chiamato il “Lending Club”, è riuscito a
trovare il modo per imporre un tasso sui prestiti pari al 29%. Il Club
dichiara che non può e non dovrebbe essere regolato dalla Fed o da altre
forme di polizia bancaria. L’ultima aggiunta al Consiglio di
Amministrazione: Larry Summers.
Se volete sapere perché Obama avrebbe scelto un tale criminale e
giocatore per presiedere la Fed, dovete chiedervi: chi ha scelto Obama?
Dieci anni fa, Barry Obama non era nessuno, un senatore di Stato del
South Side di Chicago.
Poi però, ha avuto fortuna. Una banca locale, la Superior, è stata
chiusa dai regolatori per dei mutui irregolari che stavano fregando la
gente nera. La direttrice della banca, Penny Pritzker, era così
arrabbiata con i regolatori da decidere di eliminarli: questo richiedeva
un nuovo presidente.
I miliardari hanno messo in contatto Obama con Jamie Dimon, della J.P.
Morgan, ma soprattutto con Robert Rubin, non solo ex segretario del
Tesoro, ma anche ex direttore amministrativo di Goldman Sachs e mentore
di Larry Summers. Senza la benedizione di Rubin e la sua impressionante
capacità di raccogliere fondi, Obama sarebbe ancora in Halsted Street a
parlare di urbanistica.
Rubin ha scelto Obama e Obama sceglie chi Rubin sceglie per lui.
Perché, alla fine, Obama sa di dover scegliere un capo del Fed in base alla risposta ad una domanda: cosa penserebbe Goldman?
Greg Palast
Fonte: www.globalresearch.ca
Link: http://www.globalresearch.ca/larry-summers-goldman-sacked/5350283
17.09.2013
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ROBERTA PAPALEO
* Nota di CdC: il titolo (volutamente lasciato in originale inglese) è
un gioco di parole, dove "sacked" può essere inteso sia come
"licenziato" che "messo nel sacco". Insomma Summers risulta messo nel
sacco da Goldman.
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