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Mike Whitney: Cosa e' successo davvero ad Hanoi?
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Mike Whitney: Le 6 bugie piu' grandi dei mezzi di informazione sulla Corea del Nord
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Ecco le 6 più grosse bugie dei media sulla Corea del Nord:
1 - La Corea del Nord ha interrotto i negoziati ad Hanoi perchè Trump si è rifiutato di revocare le sanzioni? Traduzione automatica
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Mike Whitney: Il fiasco missilistico di Trump
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Il Pentagono si e' accordato con Mosca su quali obiettivi colpire?
I missili in Siria del 14 aprile servivano a mettere a tacere i critici
del presidente. Gli attacchi, coordinati con Mosca, non hanno fatto
fuori alcuna truppa da combattimento russa, siriana, iraniana o di
Hezbollah. Non hanno ucciso alcun civile siriano. Non hanno ostacolato
l’offensiva militare dell’esercito siriano e non hanno annullato alcuna
delle recenti conquiste territoriali a Ghuta est. Non hanno neanche
distrutto alcuna infrastruttura critica. In pratica, gli attacchi non
hanno portato a nulla, se non, forse, a calmare temporaneamente i
guerrafondai media occidentali ed i loro burattinai.
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19/04/2018 (464 letture)
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Mike Whitney: III GUERRA MONDIALE? GLI USA MINACCIANO DI BOMBARDARE LA SIRIA MENTRE PUTIN PROMETTE DI RISPONDERE
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WW3? the U.S. Threatens to Bomb Syria While Putin Promises to Retaliate
The
replacement of Secretary of State Rex Tillerson with CIA Director Mike
Pompeo signals a hawkish shift in the administration’s foreign policy
that is clearly intended to prepare the country for a confrontation with
Russia. Pompeo was not chosen for his diplomatic skills or his nuanced
grasp of foreign relations but for his hardline approach to issues like
North Korea, the Iran nuclear agreement, and the so-called “Russian
threat”. With the nomination of Pompeo, Trump has abandoned his
campaign promise to end the foreign interventions and regime change
operations, and has instead aligned himself with a small group of
arch-neocons who are fully committed to US global domination through the
application of hard power.
TRADUZIONE AUTOMATICA
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Mike Whitney: L'INVASIONE TURCA SCAVA UN SOLCO TRA NEOCON E IMPERIALISTI TRADIZIONALI
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La politica
estera degli Stati Uniti in Medio Oriente non è solo alla deriva, è
in uno stato di grave crisi. Anche
se i carri armati e gli aerei da guerra turchi continuano a colpire
gli alleati degli Stati Uniti nella Siria nordoccidentale (i curdi),
gli uomini al potere alla Casa Bianca e al Pentagono non sono in
grado di stabilire una via da seguire.
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Mike Whitney: PERCHE' TRUMP NON INIZIERA' UNA GUERRA CON LA COREA DEL NORD
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Trump non farà guerra alla Corea. Non è cosa.
Non solo gli
americani non hanno le forze terrestri per un’operazione del genere ma,
cosa più importante, non servirebbe alcuno scopo strategico. Gli Stati
Uniti hanno già la posizione voluta nella penisola. Il Sud rimane sotto
la sua occupazione militare, i sistemi bancari sono stati integrati con
successo in quello occidentale ed il nord-est asiatico fornisce una
piattaforma essenziale per circondare i veri rivali, Cina e Russia.
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Mike Whitney: IS NORTH KOREA A DIVERSION FOR A US-JORDAN INVASION OF SYRIA?
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“Syrian President Bashar Al-Assad
said that his country has
information that Jordan is planning
to send its troops into southern
Syria in cooperation with the United
States….’Jordan is not an
independent country. Whatever the
United States wants, it will
happen,’ said Assad.”
— Middle East Monitor
“In the event of a de-facto
partition of Syria, the US and its
allies will get a strategically
important region. It is through Deir
Ezzor that the proposed gas pipeline
from Qatar is supposed to run….The
Deir Ezzor province is also home to
Syria’s largest oil deposit, the
Al-Omar. …the city and the province
are of particular value since the
deposits there contain the highly
valuable light sweet crude usable in
the production of gasoline and
diesel fuel.”
— South Front, “The Stronghold of
Deir Ezzor; What You Need to Know”
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Mike Whitney: IL NUOVO ORDINE MONDIALE DI PUTIN
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DI MIKE WHITNEY counterpunch.org
Possiamo forse dire che Vladimir Putin sia il leader Russo più popolare di tutti i tempi?
Si direbbe di si.
In
un recente sondaggio condotto dal centro di ricerca statistica
sull’opinione pubblica Pan-Russo, i tassi di approvazione di Putin hanno
raggiunto un incredibile 86%, vale a dire il doppio di Obama quando ha
lasciato l’incarico nel 2016. Ma ciò che è più sorprendente è che la
popolarità di Putin è resistita attraverso un momento difficile per
l’economia e dopo quasi due decadi di incarico. A differenza della
maggior parte dei politici, la cui data di scadenza è compresa tra 4 e 8
anni, l’ammirazione pubblica per Putin si è solo accresciuta nel tempo.
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Mike Whitney: LA NORD COREA SI E' DOTATA DI ARMI NUCLEARI PER COLPA DEGLI U.S.A.?
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DI MIKE WHITNEY counterpunch.org
Immaginate di mettere in gabbia un avversario politico. Dopo averlo lasciato a pane ed acqua, questo comincerà a dar di matto.
Dopo averlo violentemente punito, secondo voi cambierà le proprie idee?
Non
succederà, è proprio l’approccio ad essere sbagliato. L’intimidazione
fa solo crescere risentimento. Eppure questo è esattamente il modo con
cui Washington ha trattato la Corea del Nord negli ultimi 64 anni. La
politica americana verso la RPDC non è “bastone e carota”, è solo
bastone. È interamente basata sull’assunto che si possa persuadere la
gente a fare quello che tu vuoi usando la forza bruta.
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Mike Whitney: THE PROBLEM IS WASHINGTON, NOT NORTH KOREA
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Washington has never made any effort to
conceal its contempt for North Korea. In the
64 years since the war ended, the US has
done everything in its power to punish,
humiliate and inflict pain on the Communist
country. Washington has subjected the DPRK
to starvation, prevented its government
from accessing foreign capital and
markets, strangled its economy with
crippling economic sanctions, and
installed lethal missile systems and
military bases on their doorstep.
Negotiations aren’t possible because
Washington refuses to sit down with a
country which it sees as its inferior.
Instead, the US has strong-armed China to do
its bidding by using their diplomats as
interlocutors who are expected to convey
Washington’s ultimatums as threateningly as
possible. The hope, of course, is
that Pyongyang will cave in to Uncle Sam’s
bullying and do what they are told.
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Mike Whitney: GLI USA RISCHIERANNO LA 3a GUERRA MONDIALE PER PREVENIRE L'EMERGERE DI UN SUPERSTATO UE-RUSSIA
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DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org
“La Russia è
parte organica e inalienabile dell’Europa in senso allargato e della
civiltà Europea. I nostri cittadini si considerano Europei. Per queste
ragioni la Russia propone un movimento verso la creazione di uno spazio
economico comune che vada dall’Atlantico al Pacifico, una comunità a cui
gli esperti Russi si riferiscono come “l’Unione di tutta Europa”, che
rafforzerà il potenziale Russo nel suo sforzo economico verso la ‘Nuova
Asia’. ” – Presidente della Russia Vladimir Putin, “La Russia e il Mondo in cambiamento”, Febbraio 2012 L’inarrestabile demonizzazione di Vladimir Putin è soltanto una parte
della multiforme strategia di Washington per fare arretrare il potere
Russo in Asia centrale e mettere la parola fine al sogno di Putin di
“Una più grande Europa”. Insieme al tentativo di liquidare il Presidente
Russo come “bandito del KGB”, o “dittatore”, i media hanno inoltre
insinuato che Mosca abbia avuto ingerenze sulle elezioni USA e che la
Russia sia un pericoloso aggressore seriale che pone una crescente
minaccia alla sicurezza della UE e degli USA.
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Mike Whitney: IL PENTAGONO HA BOMBARDATO L'ESERCITO SIRIANO PER UCCIDERE L'ACCORDO SUL CESSATE-IL-FUOCO?
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DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org
“Tutto
suggerisce che l’attacco… era stato deliberatamente ordinato da forze
all’interno del governo degli Stati Uniti ostili al cessate-il-fuoco…
Affermazioni sul fatto che caccia statunitensi fossero all’oscuro di chi
stessero bombardando sono semplicemente non credibili, e sono
categoricamente contraddette da altri resoconti dei media…” — Alex Lantier, World Socialist Web Site
Una
spaccatura tra il Pentagono e la Casa Bianca, Sabato, si è trasformata
in aperta ribellione, quando due aerei F-16 e due aerei A-10 da guerra
hanno bombardato posizioni dell’esercito arabo siriano (SAA) a Deir
al-Zor uccidendo almeno 62 regolari siriani e ferendone altri 100. Gli
Stati Uniti hanno ufficialmente assunto la responsabilità per
l’incidente che è stato chiamato un “errore”, ma la tempistica del
massacro ha aumentato la speculazione che l’attacco è stato un disperato
tentativo dell’undicesima ora di far deragliare la fragile tregua ed
evitare porzioni dell’accordo attuativo a cui i leaders del Pentagono si
sono opposti pubblicamente.
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Mike Whitney: ASSAD'S DEATH WARRANT
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By Mike
Whitney
ICH - Counterpunch
“Secret cables and reports by the U.S.,
Saudi and Israeli intelligence agencies
indicate that the moment Assad rejected the
Qatari pipeline, military and intelligence
planners quickly arrived at the consensus
that fomenting a Sunni uprising in Syria to
overthrow the uncooperative Bashar Assad was
a feasible path to achieving the shared
objective of completing the Qatar/Turkey gas
link. In 2009, according to WikiLeaks, soon
after Bashar Assad rejected the Qatar
pipeline, the CIA began funding opposition
groups in Syria.”
Robert F. Kennedy Jr.,
Why the Arabs don’t want us in Syria,
Politico
Sintesi: LA CONDANNA A MORTE DI ASSAD
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Mike Whitney: IL PIANO DELL'ISTITUTO BROOKINGS PER LIQUIDARE LA SIRIA
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DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org
Ecco il Vostro quesito di politica estera USA per oggi: Quand’è che un cambio di regime non è un cambio di regime?
Quando
il regime di turno resta al potere ma perde la sua capacità di
governare effettivamente. Ed è questo l’obiettivo della politica estera
USA in Siria, impedire al Presidente Bashar Al Assad di governare il
paese senza necessità di rimuoverlo fisicamente dall’ incarico.
L’idea
è semplice: scatenare “jihadisti” appoggiati dietro le quinte per
catturare e tenere in scacco vasti territori del paese in modo che il
governo centrale non sia in effettivo controllo del suo paese. E’così
che l’amministrazione Obama vorrebbe chiudere l’affare Assad, rendendolo
irrilevante. La strategia è spiegata nel dettaglio in uno scritto del
Brookings Institute a firma Michael O’Hanlon intitolato: “Decostruire la
Siria: una nuova strategia per la più complessa tra le guerre
Americane”.
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Mike Whitney: LA DIFESA DELL' IMPERO DEL DOLLARO
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DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org
"La Fed ‘deve’ essere ancora più attiva, visto che gli stranieri
stanno ulteriormente rallentando l’acquisto della nostra ‘carta’. Nella
corsa alla svalutazione delle monete che è in atto nel mondo sviluppato
– una corsa che sta accelerando la fine dell'attuale regime valutario –
deve spingere a tavoletta sul pedale dell’acceleratore".
Stephanie Pomboy, MacroMavens
"Non importa quello
che ci dicono i nostri omologhi occidentali, possiamo vedere
direttamente con i nostri occhi quello che sta succedendo. La NATO sta
palesemente schierando le sue forze in Europa Orientale, comprese le
regioni del Mar Nero e del Mar Baltico. Le sue attività di addestramento
sia operativo che al combattimento stanno crescendo notevolmente".
Il Presidente russo Vladimir Putin
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Mike Whitney: L'UCRAINA, QUELLO CHE C'ERA PRIMA, NON ESISTE PIU'
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DI MIKE WHITNEY counterpunch.org
Intervista a The Saker
The Saker è un ex-analista-militare nato in Europe da una famiglia di
rifugiati russi. Attualmente vive in Florida dove scrive sul suo blog Vineyard of the Saker
oltre a scrivere regolarmente su Russia Insider. La comunità
internazionale dei Saker Blogs include, oltre al blocco originale del
Saker, anche altri membri francesi, tedeschi, russi, australiani e
serbi, presto ne includerà uno anche dall'America Latina.
Mike Whitney: Gli USA sono responsabili per quanto sta accadendo in Ucraina?
The SAKER: Certamente si, non ci sono dubbi su
questo fatto. E' vero che il popolo ucraino non era assolutamente
contento del regime corrotto di Yanukovich, il colpo di Stato, in se
stesso, è stato decisamente orchestrato dalla CIA. Anche l'Unione
Europea è stata coinvolta, specialmente la Germania, ma il ruolo che ha
giocato l'Europa non è assolutamente paragonabile a quello U.S.A. I
messaggi telefonici registrati - del sottosegretario di Stato americano
Victoria Nuland - dimostrano chi era il vero burattinaio che agiva
dietro le quinte.
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Mike Whitney: CAPIRE L'UCRAINA IN 15 MINUTI
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DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org
Se volete capire cosa sta succedendo in Ucraina, guardate questo video lungo 15 minuti, il cui protagonista è il consigliere ed amico di Putin Sergei Glaziev.
Glaziev spiega che i cambiamenti strutturali nell'economia mondiale,
ed il suo spostamento verso l'Asia, hanno indotto i politici americani
ad un disperato tentativo per cercare di mantenere il loro potere:
fomentare una guerra in Europa.
Siate o meno d'accordo con quest’analisi, scoprirete che Glaziev è un
personaggio veramente brillante, colto ed appassionato. Non fosse altro
che per questo, il video vale largamente il tempo che impiegherete per
visionarlo.
Ho trascritto il video da solo, mi
scuso fin da subito per gli eventuali errori che potrei aver fatto. I
titoli in grassetto sono miei. Un ringraziamento speciale a “Vineyard of
the Saker”, per la pubblicazione di questa incredibile intervista.
Ecco le parole di Glaziev..
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Mike Whitney: UN MILIONE DI PERSONE UCCISE IN IRAQ
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IL PIU' GRANDE FURTO DI PETROLIO DELLA STORIA ?
DI MIKE WHITNEY
Information Clearing House
“Prima dell'invasione ed occupazione dell'Iraq, gli USA e le
aziende petrolifere occidentali erano completamente tagliati fuori dal
mercato petrolifero iracheno. Ma grazie all'invasione ed occupazione,
queste compagnie sono ora ritornate in Iraq e ci producono petrolio per
la prima volta dopo essere state estromesse dal Paese nel 1973”.
Antonia Juhasz, analista del mercato del petrolio per Al-Jazeera.
Questo è il momento migliore per i giganti del petrolio presenti
in Iraq. La produzione sale, i profitti aumentano e le compagnie fanno
quattrini. Qui la storia tratta dal Wall Street Journal:
“Il mese scorso la produzione petrolifera in Iraq è salita
ai suoi massimi livelli in più di trent'anni, sorprendendo gli scettici
sugli sforzi del paese per rimettere in sesto la sua industria
petrolifera dopo decenni di guerre e negligenza”. ( WSJ).
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Mike Whitney: BRZEZINSKI, IL GRANDE BURATTINAIO CHE DIRIGE NELL'OMBRA LE STRATEGIE DI GUERRA
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DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org
“Dal crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, gli Stati Uniti hanno
instancabilmente perseguito una strategia di accerchiamento della
Russia, proprio come hanno fatto con altri presunti “nemici” come Cina e
Iran. Hanno portato nella NATO dodici Paesi dell'Europa centrale,
tutti ex alleati di Mosca. Ora, le forze militari degli Stati Uniti sono
ai confini della Russia. Questa crisi è in parte il risultato di un
calcolo – a risultato “zero” - che sta plasmando la politica
statunitense nei confronti di Mosca dai tempi della guerra fredda: ogni
perdita della Russia equivale ad una vittoria americana, e qualsiasi
fatto positivo per la Russia diventa automaticamente negativo per gli
Stati Uniti.
Si tratta di un approccio che intensifica il confronto, invece che allentarlo. “
Stephen Kinzer, “U.S.A. – i primi responsabili della crisi Ucraina” Boston Globe"
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Mike Whitney: PRESI CON LE MANI NEL SACCO
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DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org
Una registrazione segreta rivela il complotto sostenuto dagli
Stati Uniti per ribaltare il presidente ucraino democraticamente eletto
"Nell’ultima figuraccia del Dipartimento di Stato degli Stati
Uniti e dell’ amministrazione Obama, l’Assistente Segretario di Stato
Victoria Nuland è stata registrata mentre ordiva strategie per il
partito ucraino all’opposizione insieme all’Ambasciatore Americano in
Ucraina, Geoffrey Pyatt. Non si può più negare, quindi, che l’operazione
di cambio di regime in Ucraina è, in un certo modo, diretta da
Washington. La conversazione registrata chiariva inequivocabilmente
che, mentre il Segretario di Stato John Kerry condanna qualsiasi
ingerenza straniera negli affari interni dell'Ucraina, il suo
Dipartimento di Stato è praticamente al comando dell’ intero processo.".
– Daniel McAdams, “‘F**
the EU" una registrazione rivela che sono gli Stati Uniti a guidare
l’opposizione Ucraina”. Ron Paul Institute Tape Reveals US Runs Ukraine
Opposition“, Ron Paul Institute.
Washington torna con i suoi vecchi trucchi. Si poteva pensare che
dopo i fiaschi in Afghanistan e Iraq qualcuno del team politico avesse
detto ai fantasisti di darci un pò un taglio. E invece no.
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