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Geopolitica: Il ruolo di Israele nel conflitto Armenia-Azerbaijan
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Vi offro un testo dedicato al ruolo dello Stato ebraico dietro le quinte del conflitto Azerbaigian-Armenia.
Faccio
la mia personale analisi insistendo su un aspetto troppo poco indagato,
a mio avviso, dagli “esperti” che si occupano di geopolitica della
regione.
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Geopolitica: Gasdotto esplosivo nel Mediterraneo
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Nel Mediterraneo orientale, nei cui fondali sono stati scoperti grandi
giacimenti offshore di gas naturale, è in corso un aspro contenzioso per
la definizione delle zone economiche esclusive, al cui interno (fino a
200 miglia dalla costa) ciascuno dei paesi rivieraschi ha i diritti di
sfruttamento dei giacimenti. I paesi direttamente coinvolti sono Grecia,
Turchia, Cipro, Siria, Libano, Israele, Palestina (i cui giacimenti,
nelle acque di Gaza, sono in mano a Israele), Egitto e Libia.
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Geopolitica: La trasformazione geopolitica del Medio Oriente
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Si stanno formando due blocchi distinti, intrinsecamente ostili l'uno all'altro e con il potenziale in qualsiasi momento di entrare in conflitto armato. Traduzione automatica
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Geopolitica: La causa delle tensioni tra Cina e India
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Geopolitica: Il dislocamento geopolitico delle armi batteriologiche
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Dovrebbe essere evidente che l’avvio della guerra batteriologica,
come nel caso della guerra convenzionale, è notevolmente facilitato
dallo stabilire basi militari, armi offensive e sistemi di diffusione il
più vicino possibile fisicamente ai potenziali nemici.
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Geopolitica: Cina, Stati Uniti e la geopolitica del litio
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Per diversi anni,a partire dall’impulso globale a sviluppare
veicoli elettrici su larga scala, l’elemento litio ha assunto le
caratteristiche di metallo strategico. Al momento la domanda è enorme in
Cina, nell’UE e negli Stati Uniti, e l’assicurarsi il controllo sulle
forniture di litio sta già sviluppando una propria geopolitica non
dissimile da quella per il controllo del petrolio.
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Geopolitica: Puo' la Russia (o l'Iran) sopravvivere senza la Cina?
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Putin e Xi hanno fatto qualcosa che non ha precedenti nella storia, almeno per quanto ne so. Anche se entrambi sono stati imperi in passato, credo fermamente che entrambi questi paesi siano entrati in una "fase post-imperiale" in cui le trappole dell'impero sono state sostituite da un acuto senso che gli imperi sono estremamente nocivi, non solo per le nazioni che opprimono, ma anche per la nazione che li ospita. Traduzione automatica
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Geopolitica: Perche' Trump voleva comprare la Groenlandia?
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Trump pensa che essere presidente sia come giocare a un gioco da tavolo in cui si può semplicemente acquistare qualsiasi territorio che uno desidera da un altro paese.
Il Primo Ministro danese, quando ha detto a Trump che il suo piano di acquisto della Groenlandia era "assurdo", è stata molto educata.
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Geopolitica: Geopolitica del petrolio al tempo di Trump
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Geopolitica: L'occidente ha appena perso la Terza Guerra Mondiale dando forfait?
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Nell’autunno dell’anno 1480, in un punto non lontano da Mosca, due eserciti si affrontarono sulle rive opposte del fiume Ugra.
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Geopolitica: MUORE L'ISIS, NASCE IL BSF
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Gli americani proprio non riescono a rinunciare al loro sogno imperialistico. Evidentemente ce l'hanno nel DNA.
E' ancora fresca la sconfitta della loro adorata ISIS da parte dei
russi, che già gli omini verdi del Pentagono si stanno ingegnando per
creare un'altra forza militare che possa destabilizzare la Siria.
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Geopolitica: RUSSIA'S INTERESTS IN OCEANIA
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In the past years,
Russia’s foreign policy has been focused on expanding influence in the
most remote corners of the planet. In particular, the Russian party has
successful relations with the small island states of Oceania located in
the South Pacific and with Fiji in particular.
TRADUZIONE AUTOMATICA
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Geopolitica: LA SCONFITTA DELLA CATALOGNA
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Sembra proprio che non ci sia modo di uscire dal sistema Europa. Non
c'è riuscita la Grecia, che è stata ricattata con la chiusura delle
banche pur di evitare che prendesse la propria strada.
Sta faticando molto a farlo la Gran Bretagna, nonostante non fosse legata dall'euro già in partenza.
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Geopolitica: FORGET RUSSIA, TRUMP COULD BE SETTING UP A NEW COLD WAR WITH CHINA
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James Holbrooks theantimedia.org
In a lengthy editorial published Tuesday, TIME magazine chronicled recent actions taken by both China and the United States in the buildup to what many are speculating
could be a coming cold war. The article suggested that some, if not
most of the tension is rooted in the Trump administration’s outdated
view of China as a Soviet-era communist state.
“For many in the Trump camp, I don’t think they believe the Cold War with China ever ended,” Scott W. Harold, a China specialist for think tank Rand Corp., told TIME. “They think that America just hasn’t been fighting.”
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Geopolitica: DE PROFUNDIS - LA GEOPOLITICA IN GRECIA
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DI PANAGIOTIS GRIGORIOU greekcrisis.fr
A
cinque anni dalla nascita del blog Greek-Crisis, Grigoriou fa un primo
bilancio che considera gli elementi anche di geopolitica e conclude che è
in atto un’occupazione del territorio, un esproprio che ha, forse,
l’obiettivo ultimo di togliere di mezzo l’entità-stato della Grecia. Il
mezzo è l’Euro, certo, ma anche la crisi dei migranti, sapientemente
orchestrata in modo da permettere a forze non ben identificate (in
primis attraverso le ONG) di mettere i propri presìdi sulle isole
dell’Egeo orientale. Forse è il caso che il blog diventi un giornale di
guerra. La narrazione della crisi greca come solo economica è fallace.
(NdT)
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Geopolitica: ALLA RICERCA DI UN CAPRO ESPIATORIO
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Thierry Meyssan
voltairenet.org
A Berlino, la Germania, la Francia, la Russia e l’Ucraina hanno cercato
di sbloccare i conflitti ucraino e siriano. Tuttavia, da un punto di
vista russo, questi blocchi esistono solo perché l’obiettivo degli Stati
Uniti non è la difesa della democrazia, di cui si avvantaggiano, ma
impedire lo sviluppo della Russia e della Cina attraverso l’interruzione
delle vie della seta. Disponendo della superiorità convenzionale, Mosca
ha dunque fatto di tutto per collegare il Medio Oriente e l’Europa
orientale. Cosa a cui è pervenuta scambiando l’estensione della tregua
in Siria contro lo stop del blocco degli accordi Minsk. Da parte sua,
Washington è sempre alla ricerca del modo di scaricare la sua
colpevolezza su uno dei suoi alleati. Dopo aver fallito in Turchia, la
CIA si rivolge all’Arabia Saudita.
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Geopolitica: BAITING THE BEAR: RUSSIA AND NATO
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By Conn Hallinan
www.counterpunch.org
“Aggressive,” “revanchist,” “swaggering”:
These are just some of the adjectives the mainstream press and leading
U.S. and European political figures are routinely inserting before the
words “Russia,” or “Vladimir Putin.” It is a vocabulary most Americans
have not seen or heard since the height of the Cold War.
The question is, why?
Is Russia really a military threat to the United States and its
neighbors? Is it seriously trying to “revenge” itself for the 1989
collapse of the Soviet U nion? Is it actively trying to rebuild the old
Soviet empire? The answers to these questions are critical, because, for
the first time since the 1962 Cuban missile crisis, several
nuclear-armed powers are on the edge of a military conflict with fewer
safeguards than existed 50 years ago.
Photo: vodograj | Shutterstock.com
TRADUZIONE: TORMENTARE L'ORSO: RUSSIA E NATO
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Geopolitica: THE SAUDIS' ANTI-SHIITE PROVOCATION HAS CLEAR GEOPOLITICAL GOALS
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Andrew Korybko
sputniknews.com
Riyadh's
execution of Shiite Sheikh Nimr al-Nimr was timed to coincide with the
expected lifting of anti-Iranian sanctions and the rejuvenation of the
Syrian peace process.
Saudi
Arabia just beheaded a prominent anti-government activist and Shiite
cleric, Nimr al-Nimr, on trumped-up charges of "terrorism", executing
him alongside suspected al Qaeda fighters. The message Riyadh sent was
simple enough — Shiite activists are equivalent to terrorists in the
Kingdom's calculus, and this predictably engendered outrage all
across the world, especially in majority-Shiite Iran. The resultant
protests, some of which regretfully turned violent and targeted Saudi
diplomatic facilities, were cited as 'proof' of Iran's 'aggression'
against Saudi Arabia and became the publicly presentable reason for why
Riyadh cut off all diplomatic and economic ties with Tehran.
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