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Globalizzazione: Hanno fatto il deserto e l'hanno chiamato globalizzazione
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Mentre siamo presi da callido ardore verso gli oligarchi della Silicon
Valley, che ammiriamo come novelli redentori, coloro che ci avrebbero
fornito dei presunti mezzi di produzione e del lavoro (pc, tablet,
stamp3D…), immersi nella sharing economy e illusi (o collusi) di essere
proiettati in una sorta di oltremondo post capitalista… sta procedendo
sotto i nostri occhi la deindustrializzazione del tessuto economico
italiano.
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Globalizzazione: Partito di sinistra ammette di prendere i soldi da Soros per l'apertura dei confini
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L'ex segretario nazionale dei radicali italiani ha ammesso che il suo partito ha ricevuto $ 298.000 nel 2017 dalla fondazione Open Society di George Soros per promuovere l'immigrazione.
Traduzione automatica
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Globalizzazione: Lo schiavismo dei buoni
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Voluntas enim naturaliter tendit in bonum sicut in suum obiectum:
quod autem aliquando in malum tendat, hoc non contigit nisi quia malum
sibi sub specie boni proponitur. (Tommaso D’Aquino)
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Globalizzazione: I globalisti vogliono il Venezuela (come il prossimo gioiello nella loro orribile corona)
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Globalizzazione: Come l'Occidente divora i propri figli
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Rivolta a Parigi (1° dicembre 2018)
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Globalizzazione: Tutto il potere alle ONG. Tutti i soldi dal triliardario Soros
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Globalizzazione: Migrant Compact ONU: La morte delle nazioni
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 Migranti Haitiani verso il Canada
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Globalizzazione: In Grecia i globalisti hanno preso tutto: Vita, liberta', Dio e futuro
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Globalizzazione: Soros collabora con Mastercard per finanziare i migranti
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06/11/2018 (240 letture)
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Globalizzazione: Scuole-universita': cavalli di Troia liberali per indottrinare al Nuovo Ordine Mondiale
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Dai giocatori della NFL che si “mettono in ginocchio” [1]
durante l’inno nazionale, fino ai bambini in età prescolare a cui viene
fatto il lavaggio del cervello con l’ideologia del transgenderismo,
tutti questi movimenti di sinistra hanno in mente un unico scopo:
sovvertire e distruggere le radici stesse dello stato-nazione
occidentale.
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05/09/2018 (343 letture)
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Globalizzazione: LA GLOBALIZZAZIONE E' POVERTA'
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I
banchieri centrali non hanno mai fatto tanti danni all’economia
mondiale quanti ne hanno fatti in questi ultimi dieci anni. Possiamo
anche dire che finora non hanno mai avuto tanto potere per farlo. Se i
loro predecessori avessero avuto questo potere … chissà? Comunque,
l’economia globale non è mai stata più interconnessa come lo è oggi,
soprattutto per effetto dell’avanzamento del globalismo, del
neoliberalismo e forse anche della tecnologia.
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Globalizzazione: TROPPO TARDI PER LA GERMANIA?
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Tübingen (Tubinga) è una delle
città più affascinanti della Germania. Poeti romantici come
Friedrich Hölderlin e Eduard Mörike e filosofi come Hegel e
Schelling vivevano lì. Il centro storico non è stato danneggiato
durante la seconda guerra mondiale. Oggi è una città di 90.000
abitanti, di cui più di 20.000 studenti. Essi godono di una qualità
di vita molto più elevata rispetto alla maggior parte dei tedeschi.
Andate là se volete avere un'idea di come fosse la Germania - e
capire come l'immigrazione di massa la stia distruggendo.
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Globalizzazione: NEL FRATTEMPO DUE APPLAUSI PER LO STATO NAZIONE
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Il sistema capitalistico imperialista ha dominato il mondo per almeno
due secoli e mezzo, oggi si è ulteriormente trasformato da industriale
in finanziario, un sistema molto volatile e dinamico, che si adatta
continuamente rispetto all’evolversi economico in maniera camaleontica,
per cambiare pelle, rafforzarsi e impedire ai nemici di colpirlo.
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Globalizzazione: LA GERMANIA PRESENTA 'INIZIATIVA DI INTEGRAZIONE CULTURALE' PER IMMIGRATI
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FONTE: ZEROHEDGE.COM
Una task force creata dal governo per
promuovere l’integrazione dei migranti nella società tedesca ha
pubblicato un elenco delle caratteristiche fondamentali della cultura
germanica.
L’elenco omette volontariamente termini politicamente
non corretti come “patriottismo” e “cultura originaria” (Leitkultur) e
riduce tradizioni e valori tedeschi al minimo. Si stabilisce
implicitamente il multiculturalismo come espressione più completa della
cultura nazionale.
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Globalizzazione: LA GLOBALIZZAZIONE E' SPACCIATA
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DI RAUL ILARGI MEIJER theautomaticearth.com
Leggo
molto, e l’ho fatto per anni, di finanza e argomenti affini (e sono
molti), il che significa che mi sono inevitabilmente imbattuto in
cataste di discorsi insensati. Ma per qualche ragione, e credo di sapere
il perchè, il Q3 del 2016 (third quarter, suddivisione dell’anno per la finanza e le imprese in quattro quarti, Q3: 1 Luglio – 30 Settembre, ndt) si piazza per un posto in cima (o in fondo) a questa lista, e il Q4 (fourth quarter, ultimo periodo dell’anno, ndt) è piazzato benissimo per fare ancora meglio/peggio.
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Globalizzazione: THE BANKSTER INTERNATIONAL
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by Mark Hackard
souloftheeast
Geopolitical analysis, the art of explaining power relationships through
the prism of impersonal geography, can be a helpful tool for observers
of the Great Game – but it also has its limitations. A case in point is
the renewed US-Russia confrontation. Think tanks and policy insiders
easily sell the narrative that from the dark days of the Cold War to our
own time, Russia and the United States are fated to play in a zero-sum
contest for the future of Eurasia and the world. Deterministic theories,
though, can be used to legitimize predatory policy, and
pseudo-scientific formulae often conceal manipulations by parasitic elites.
Scoring a fortune off human misery and mass death, plundering economic
assets, and shaping entire societies in one’s own image all find
justification in claims of historical inevitability and the necessity of
“progress.”
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Globalizzazione: PUTIN: E' FINITO IL TEMPO PER GIOCARE
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FONTE: ZEROHEDGE
La
maggior parte delle persone che conoscono l'inglese si sono perse il
discorso che ha fatto Putin alla Conferenza Valdai a Sochi, pochi giorni
fa e c'è la possibilità che quelli che ne hanno sentito parlare non ne abbiano compreso l'importanza. I media occidentali hanno fatto del loro meglio per ignorare o per distorcerne il significato. Indipendentemente da ciò che si pensi o non si pensi di Putin (esiste, come il sole e la luna, e un nostro parere serve a poco), probabilmente questo è il discorso politico più importante dopo quello di Churchill sulla "cortina di ferro" del 5 marzo, 1946.
In questo discorso, Putin ha bruscamente cambiato le regole del gioco. Finora, il gioco della politica internazionale si giocava in questo modo: i politici facevano delle dichiarazioni pubbliche, per far finta che esteriormente si mantenesse una piacevole finzione di sovranità nazionale, ma erano solo atti di uno show che non aveva niente a che vedere con la sostanza della politica internazionale; nel frattempo, si impegnavano in negoziati segreti dietro le quinte: quello che si diceva in quelle sedi, Putin ora l'ha detto in pubblico.
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Globalizzazione: PUTIN DENUNCIA IL CRIMINOSO ORDINE MONDIALE
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DI ULSON GUNNARD journal-neo.org
Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato, davanti ad una platea internazionale, di un ordine internazionale
che ha approfittato della fine della guerra fredda per rimodellare il
mondo in base ai propri interessi mettendo da parte i concetti di base
delle relazioni internazionali, il diritto internazionale, i sistemi di
equilibrio di potere arrivando persino a minare il concetto stesso di
sovranità nazionale. Nel suo discorso, Putin condanna gli Stati Uniti
per l'appoggio dato a neofascisti e terroristi, ed il disprezzo per la
sovranità nazionale mostrato in giro per il mondo.
Il rigetto dell'occidente
Curioso è il linguaggio utilizzato nel resoconto del New York Times
sull'incontro del Valdai International Club tenutosi a Sochi, sulle rive
russe del Mar Nero, dove il presidente Putin ha recitato il discorso.
In un articolo intitolato “Putin accusa gli Stati Uniti di appoggiare 'neofascisti' e 'fondamentalisti islamici'”,
il NYT prova ad inquadrare le affermazioni di Putin, riguardo il
supporto dato a neofascisti e terroristi, come semplici accuse senza
fondamento.
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Globalizzazione: AN EBOLA OUTBREAK WOULD BE ADVANTAGEOUS FOR GLOBALISTS
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Submitted by Brandon Smith of Alt-Market blog,
It's sad to say with such
finality, but a universal fact of existence is that most of the people
you meet in this life are fundamentally and functionally ignorant. Not
necessarily stupid, but certainly ignorant. Ignorance comes not from a
lack of intelligence, but from a denial of knowledge and truth. That is
to say, ignorance takes hold when people decide to act as though they
know and understand a thing, even if they do not. Ignorance prevails
when a society or nation chooses to value the appearance of expertise,
to value the theater of overconfidence, and to cheer for the bluster of
morons rather than admit that they have unanswered questions on subjects
they do not yet grasp. For nothing is worse for the self absorbed than
to acknowledge that they do not know.
Entire nations have fallen throughout history because of this terrible weakness...
By extension, such ignorance is not just an inherent disease but also an easily exploitable disease.
When we refuse to think critically and examine our surroundings
thoroughly, we become like grazing gazelles oblivious to the predators
encircling us in the tall grass. And, just as there are predatory
individuals that hide amongst us, there are are also predatory oligarchs
that camouflage themselves as benevolent politicos and financial
professionals standing above us. Normal predators we fear, establishment
predators we invite into our homes as protectors, saviors, and
partners.
The disease of ignorance leaves us vulnerable to many other plagues,
including literal plagues like the Ebola virus. When we take the
establishment at its word concerning the threat of Ebola outbreak, we
make ourselves vulnerable. When people assume that the worst could never happen to them, history shows us that it inevitably does.
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Globalizzazione: TOTALITARISMO GLOBALE: IL CAMBIAMENTO NON E' PROIBITIVO...E' IMPOSSIBILE
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DI CLAUDIO GALLO rt.com
La mia tesi, solo in apparenza strana, e' la seguente: il sistema
Neoliberista che dirige direttamente o indirettamente la gran parte del
mondo sta producendo una disastrosa mutazione antropologica che conduce
ad una sorta di totalitarismo planetario.
Prima di tutto chiariamo il lessico. Neoliberismo è in generale una
filosofia economica stabilitasi nel 20° secolo grazie a figure come
Friederich Hayek e Milton Friedman. Tipico di quel pensiero è il credo
che il solo fattore unificante della società è l' individuo, unito ad
una fede in un mercato libero che possa regolamentare la societa' stessa
in maniera autonoma, senza ingerenze esterne. I Neoliberisti sono
sempre a favore di qualsiasi deregolamentazione o privatizzazione.
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