DI ERIC ZUESSE
Ad Alfred de Zayas
, esperto indipendente dell'ONU per la Promozione di un Ordine
Internazionale Equo e Democratico, è stato assegnato il compito di
verificare se i trattati sul commercio internazionale proposti tra i
paesi atlantici (TTIP, TISA, e CETA) siano o meno in accordo con il
diritto internazionale. Venerdì, 24 giugno de Zayas ha pubblicato il suo
resoconto, arrivando alla stessa conclusione di un altro rapporto
pubblicato in precedenza il 2 febbraio scorso sul TPP,
il trattato di libero scambio tra le nazioni del Pacifico e cioè che
tali trattati violano le leggi internazionali, e sono incompatibili con
la democrazia.
Il resoconto sui trattati atlantici li
condanna affermando che "accordi commerciali preparati e negoziati in
segreto, escludendo le principali parti interessate, quali sindacati,
associazioni dei consumatori, operatori sanitari, esperti ambientali e i
rispettivi Parlamenti, non hanno alcuna legittimità democratica".
Questo dice molto sulla natura dei trattati proposti dal presidente
degli Stati Uniti Barack Obama, che comprendono appunto il TPP, il TTIP,
il TISA, ed anche il CETA, il trattato proposto tra l'UE e il Canada.
Egli ha inoltre osservato che "escludere il pubblico dalla
partecipazione a questo importante dibattito è antidemocratico e
manifesta un profondo disprezzo per la voce del popolo."
Un comunicato stampa
delle Nazioni Unite datato 24 giugno, emesso dall' Ufficio dell'Alto
Commissario per i Diritti Umani (OHCHR), nota in particolare:
Una consultazione precedente condotta dalla Commissione Europea
nel 2014 registro il 97% degli intervistati provenienti da tutta Europa
esprimere un parere contrario all'inclusione della protezione
asimmetrica degli investimenti nel Transatlantic Trade and Investment
Partnership (TTIP) con gli Stati Uniti. "Lo stesso varrebbe per il CETA,
tuttavia nessuna consultazione è mai stata avviata".
"La Protezione asimmetrica degli investimenti" si riferisce al potere
che questi trattati concedono alle società internazionali di citare in
giudizio (per presunta perdita dei loro profitti) nazioni che aumentano i
regolamenti per proteggere la sicurezza del pubblico da prodotti
tossici, e da danni ambientali e che proteggono diritti dei lavoratori e
altri diritti umani che possono anche, in alcune circostanze, ridurre i
profitti aziendali. "Asimmetrico" si riferisce all’assenza nel trattato
proposto di qualsiasi potere simmetrico concesso a un governo, di
citare in giudizio a protezione del pubblico, una società internazionale
che violi le sue leggi.
De Zayas va oltre la sola condanna di asimmetria, aggiungendo che,
"In caso di conflitto tra gli accordi commerciali e trattati sui diritti
umani, sono questi ultimi che devono prevalere. Gli Stati non devono
stipulare accordi che ritardino, eludano, ostacolino o rendano
impossibile l'adempimento di obblighi derivanti dal trattato sui diritti
umani ".
In una dichiarazione al Consiglio d'Europa,
il 19 aprile, de Zayas aveva inoltre affermato: «Due ontologie sembrano
essere state perse nella narrazione ideologica aziendale. In primo
luogo, l'ontologia dello Stato, la sua ragion d'essere, di legiferare
nell'interesse del popolo, comprese le misure preventive per scongiurare
potenziali danni alla popolazione. In secondo luogo, l'ontologia del
business, che è quella di assumersi rischi calcolati per il profitto.".
De Zayas intendeva dire che i trattati proposti consentono agli
investitori internazionali di ignorare la sovranità delle nazioni
democratiche, e imporrebbero un proprio sistema di “arbitraggio” che non è tenuto a rispettare le leggi e la costituzione delle rispettive nazioni, violando di fatto il diritto internazionale.
Il comunicato stampa dell' OHCHR conclude:
"Gli accordi commerciali devono essere ratificati solo dopo
una valutazione del loro impatto sui diritti umani, la salute e
l'ambiente, cosa che non accaduta nel caso del CETA e del TTIP".
"La ratifica del CETA e del TTIP farebbe iniziare una “corsa al
ribasso”, sui diritti umani e comprometterebbe seriamente lo spazio
normativo degli Stati. Questo è in contrasto con i fini ed i principi
della Carta delle Nazioni Unite e costituirebbe un serio ostacolo al
raggiungimento di un ordine internazionale equo e democratico", ha
concluso l'esperto indipendente delle Nazioni Unite.
Queste dichiarazioni di de Zayas non lasciano scampo ai trattati
proposti. Come consulente legale indipendente nominato dall’ONU, egli
sta dicendo che indipendentemente dal fatto che essi diventino
effettivamente legge in un determinato Paese, sono comunque in palese
violazione del diritto internazionale.
Lo storico investigativo Eric Zuesse è autore del recente "They’re Not Even Close: The Democratic vs. Republican Economic Records, 1910-2010" [“Nemmeno vicini: confronto tra i dati economici democratici e repubblicani, 1910-2010”, N.d.t.] e di "CHRIST’S VENTRILOQUISTS: The Event that Created Christianity" [“I ventriloqui di Cristo: gli eventi che hanno creato la Cristianità”, N.d.t].
Titolo Originale: TTP, TTIP, TISA and CETA: U.N. Legal Expert Calls Proposed Trade Deals “Illegal”
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Copyright © Eric Zuesse, Global Research, 2016
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org FRANCESCO C