Politica: IL CAPITALISMO NON PUO' ESSERE RIFORMATO
Postato il 17/09/2013 di cdcnet
|
|
DI MICKEY Z
worldnewstrust.com
“L’essenza del capitalismo è trasformare la natura in merci e le merci in capitali”
- Michael Parenti
Mentre chiunque con un minimo di attenzione sarebbe in grado di capire
che la “separazione della Chiesa di Stato” è un’eccezione piuttosto che
una regola qui nella Patria dei Coraggiosi, direi che i buoni vecchi
Stati Uniti d’America sono una teocrazia genuina – col mito del
capitalismo ben trincerato al trono.
Persino la maggior parte degli attivisti si inginocchia, in maniera
volontaria e controproducente, all’altare dei margini di profitto,
proprio come la maggior parte della gente che loro deridono.
Secondo le omelie tramandate dai commissari aziendali, ci fanno
credere che il capitalismo, nonostante a volte abbia bisogno di qualche
modifica e revisione, è la cosa migliore che ci sia!
Definire “inefficienza”
Quanto detto sopra mi è venuto in mente rileggendo un pamphlet dal
titolo “L’Inefficacia del Capitalismo: una Visione Anarchica”. L’autore
(Brian Oliver Sheppard) ha scelto di respingere “la solita critica
sinistroide e moralista del capitalismo”. Invece, l’ha affrontata “di
petto, sul tuo terreno – l’economia”.
Mentre metto in discussione il grado di “anarchia” del suo pamphlet,
Sheppard mette in evidenza dieci delle “più rilevanti inefficienze del
capitalismo”: duplicazione del prodotto, disoccupazione sistematica,
instabilità dei costi, spreco di beni invenduti, inefficienza delle
gerarchie, obsolescenza pianificata, speculazione, creazione di falsi
desideri, “lavori” parassitici e inefficienti standard di distribuzione.
Tuttavia, non sono qui per discutere dell’utilità di questa lista.
Piuttosto, vi sto chiedendo di guardare oltre il sotterfugio economico
perché critiche così miopi implicano che il capitalismo può essere
riformato.
I prezzi potrebbero essere controllati, i salari aumentati, i prodotti
fatti durare più a lungo, etc. etc. etc. – ma ciò che viene ignorato è
che capitalismo = ecocidio.
Capire il capitalismo e spiegare il suo potere distruttivo non richiede
una laurea specialistica o un maggiore intuizione. Non si tratta di
concetti vaghi ed inapplicabili come “bene” o “male” e di certo non ha
niente a che fare con le fantasie scambiate da delusi professori di
economia.
Si tratta solo di progettazione.
Finché non resta più niente
Il capitalismo è un sistema economico basato sulla crescita continua e
l’implacabile sfruttamento di quelle che abbiamo imparato a chiamare
“risorse naturali”. Per definizione, un tale approccio è insostenibile,
non può essere riformato ed è quindi anti-vitale.
Per ottenere l’accesso ed il controllo delle risorse, il capitalismo
richiede interventi militari brutali e prolungati (o la loro minaccia).
Il Dipartimento della Difesa americano, ad esempio, è la potenza
militare più grande del mondo, oltre che la più inquinante, e consuma il
54% dei dollari dei contribuenti statunitensi.
Gli interventi militari (o la loro minaccia) portano alle guerre, ai
crimini di guerra, al sostegno dei regimi autoritari, alla povertà e
alla repressione, alla devastazione ambientale e alla fine … al dominio
aziendale sulle risorse.
Il capitalismo – nella sua caccia rapace al profitto – richiede che gli
umani dominino gli umani, che gli umani dominino i non-umani, che gli
umani dominino il paesaggio … finché non resta più niente.
Le risorse sono limitate. Non saranno o non possono essere replicate in
laboratorio. Lo sfruttamento, l’inquinamento e il consumo
dell’ecosistema altera il delicato equilibro simbiotico del mondo
naturale – il che porta solo ad un’ulteriore devastazione del nostro
pianeta.
Il capitalismo richiede un consumo costante. Quindi, gli umani vengono
riprogrammati come consumatori arrendevoli e malinformati. La propaganda
intensa e le pubbliche relazioni fanno si che i consumatori continuino a
consumare, i lavoratori a lavorare, i repressori reprimere (spiegando
perché i poliziotti della classe media spruzzano gli attivisti con lo
spray al pepe invece di unirsi a loro).
Tu da che parte stai ?
Anche se un altro sistema economico potrebbe affrontare alcune delle
enormi ineguaglianze umane di una società capitalista, finché un sistema
simile non verrà progettato in sincronia con il nostro ecosistema non
farà nulla per prevenire l’imminente collasso economico, sociale e
ambientale, quindi …
Essere anti-capitalista significa guardare oltre il prossimo trimestre fiscale, oltre i confini nazionali e oltre la propaganda aziendale.
Essere capitalista significa ignorare la realtà. Essere
capitalista significa far finta che la tecnologia è neutra, che gli
umani possono “controllare” la natura e che il campo da gioco è piatto.
Essere anti-capitalista significa andare oltre il colore della
pelle, il sesso, l’etnia, la preferenza sessuale, l’abilità o
l’inabilità, l’età, la “classe” o la specie.
Essere capitalista significa stimare gli azionisti più della condivisione, i beni più delle comunità.
Essere anti-capitalista significa capire che un sistema basato
sulla crescita a tutti i costi è anti-vitale. Essere anti-capitalista
significa schierarsi contro l’ecocidio.
Essere capitalista significa dare il proprio sostegno per un
pianeta intossicato, avvelenato e devastato dalla guerra, dalla
malattia, dall’ineguaglianza, dalla repressione, dall’incarcerazione e
dalla discriminazione.
Essere anti-capitalista significa avere il coraggio di guardare
oltre la facciata, di ammettere le proprie responsabilità per la miriade
di crisi nel mondo e di avere una visione nuova e audace del futuro –
un futuro che va ben oltre la campana di chiusura di Wall Street di
oggi.
Essere anti-capitalista significa riconoscere il bisogno urgente
di iniziare il processo di creazione di un nuovo sistema – un sistema
che non si vende al migliore offerente; non basato sulla celebrità, sul
consumo materiale, sulla bellezza fisica o sulla conquista militare; un
sistema che promuove l’unità e l’azione collettiva, al tempo stesso
mantenendo individualità e indipendenza; un sistema che ci sprona a
pensare per noi stessi e per gli altri; un sistema che comprende il
legame tra il comportamento umano e la vita non-umana.
Essere capitalista significa comportarsi come se fossimo l’ultima generazione del genere umano.
Essere anti-capitalista significa riconsiderare il nostro rapporto con il mondo naturale.
Voi da che parte state, compagni ?
Il futuro aspetta una vostra decisione.
Mickey Z
Fonte: http://worldnewstrust.com
Link: http://worldnewstrust.com/capitalism-cannot-be-reformed-mickey-z
23.08.2013
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ROBERTA PAPALEO
|
| |
Non hai ancora un tuo account? Crealo Qui!. Come utente registrato potrai sfruttare appieno e personalizzare i servizi offerti.
|
|